Come dichiarato alla Cnn da Michael Strano, professore associato di Chemical Engineering, gli scienziati sono arrivati alla scoperta lavorando su nanotubi di carbonio (gli atomi di questo materiale in particolari condizioni si posizionano in strutture cilindriche dette “nanotubi”).
Dopo aver ricoperto questi minuscoli cilindri con uno strato di carburante naturale, il team di ricercatori ha ottenuto la generazione di onde di energia termica, che potrebbero essere utilizzate come fonte di energia in moltissimi campi.
La scoperta potrebbe avere portata rivoluzionaria, i vantaggi che si possono ottenere sono molti. Innanzitutto, permetterebbe di ottenere batterie fino a 10 volte più piccole delle attuali, ma con la stessa potenza, sfruttando le onde termiche in modo da spostare gli elettroni da un polo all’altro della batteria.
In secondo luogo, permetterebbe di abbandonare le attuali batterie – che sono tossiche e altamente inquinanti per l’ambiente in quanto contengono piombo, nichel e cadmio – a favore di batterie completamente pulite poiché costituite da sostanze organiche: «Non sono materiali che nascono naturalmente nell’ambiente ma sono a base di carbonio, perciò organici. Si possono eliminare con la combustione o lasciarle degradare col tempo, ma non rilasceranno mai residui tossici» aggiunge Strano.
E infine, un ultimo vantaggio sarebbe il risparmio di energia: i nostri attuali dispositivi elettronici, come pc portatili e cellulari, consumano energia anche da spenti, eliminando le attuali batterie si può evitare anche questo ulteriore spreco.
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